[SUONO] [VUOTO] Buongiorno, quest'oggi ci occuperemo della famosa scoperta della tomba di Tutankhamon e cercheremo di illustrarne l'importanza per la storia dell'Egittologia, che come vedremo è enorme. Siamo sulla riva ovest di Tebe e quella che vedete in quest'immagine è la cosidetta montagna tebana, in realtà un altipiano nelle cui viscere si nascondono una serie di necropoli, la più celebre delle quali è certamente la Valle dei Re, destinata ai sovrani dalla diciottesima alla ventesima dinastia. Ma ve ne sono molte altre, come la Valle delle regine, dove sono seppellite le spose dei sovrani, ma anche le figlie, Dra abu el-Naga, prevalentemente destinata a degli alti funzionari, la necropoli di el-Assasif, di età tarda, e poi ancora la Valle dei Nobili e Deir el-Medina. Riconoscerete da quest'immagine anche il tempio funerario della regina Hatshepsut, detto anche tempio di deir el-Bakhri, mentre alla sua sinistra il tempio di Mentuhotep II, il riunificatore dell'Egitto. La valle dei Re si presenta, come vedete, come un territorio particolarmente aspro. E non vi ingannino questi percorsi ben segnati nell'immagine qui presente perché si tratta di una monumentalizzazione, di una sistematizzazione contemporanea, in realtà, una volta sigillate le sepolture, totalmente ipogee, non dovevano essere più riconoscibili, e questo per evitare naturalmente che continuassero i saccheggi, cosa che non si riuscì ad evitare, perché come vedremo, anche la tomba di Tutankhamon benché pressoché integra, venne visitata e saccheggiata ben due volte. Il protagonista della nostra lezione di oggi è chiaramente Howard Carter, cioè lo scopritore della tomba di Tutankhamon. Carter aveva lavorato a lungo in Egitto, prima di arrivare alla sensazionale scoperta. Aveva lavorato, in particolar modo, con l'archeologo britannico Flinders Petrie, e da questi aveva appreso il mestiere. Qui vedete un'immagine celeberrima, quella del primo esame autoptico della sepoltura di Tutankhamon. L'altro protagonista è certamente il celeberrimo Lord Carnarvon, cioè il mecenate, colui che permise attraverso il suo supporto economico, il finanziamento delle ricerche della tomba di Tutankhamon. Howard Carter aveva lavorato a lungo in Egitto e soltanto sei anni prima aveva finalmente ottenuto il permesso di scavare nella Valle dei Re tra lo scetticismo generale, per la verità, perché si riteneva che la valle fosse ormai esaurita, ovvero che tutto quello che c'era da trovare fosse stato già trovato. E invece, finalmente, nel 1922, più precisamente il 4 novembre, mentre Lord Carnarvon si trova in Inghilterra, Carter si imbatte nel primo gradino di una scala che avrebbe condotto appunto alla tomba, non se la sente però di scavare senza la presenza del suo mecenate per cui blocca tutto, manda un telegramma in Inghilterra, Lord Carnarvon si precipita prima ad Alessandria e poi finalmente a Luxor, e alla fine di novembre, si comincia a scavare la famosa scala. Si arriva dunque a quello che vedete qui, cioè a una serie di porte sigillate con il sigillo tipico della necropoli della Valle dei Re, con i nuovi nemici incatenati sormontati dal dio sciacallo Anubi. L'emozione è grande evidentemente, ma a ben guardare la porta che si trova in fondo a queste scale è già stata aperta e ri-sigillata. Ognuno naturalmente in quel momento avrà pensato che all'interno ci sarebbe stato poco da trovare, e invece finalmente quando viene aperta l'ultima porta Carter può affermare: "Vedo cose meravigliose". Dovete immaginare che al termine della scala di cui abbiamo appena parlato, Carter si trovò di fronte questa stanza, la cosidetta anticamera. All'interno dell'anticamera, seppure in un certo disordine, si potevano ammirare tre giacigli, tre letti funerari rituali evidentemente, un bellissimo cofano bianco con rappresentazione del sovrano Tutankhamon nell'atto di cacciare, dei carri che erano stati segati al momento della sepoltura e una tutta una serie di vasi, tra cui questi strani contenitori ovoidi, che più tardi si sarebbero rivelati dei contenitori per alimenti. Carter naturalmente ad una prima occhiata non avrebbe potuto vedere con attenzione quanti oggetti vi erano contenuti. Ma sappiate che nella sola anticamera si scoprirà più tardi che c'erano ben 700 oggetti. L'anticamera è uno dei quattro ambienti di cui si compone la tomba di Tutankhamon. Dietro di essa, un annesso, naturalmente la camera funeraria o mortuaria, che dir si voglia, e poi una camera del tesoro, dove erano conservate le viscere di Tutankhamon. A proteggere le spoglie del sovrano, queste due statue, di cui vedete qui un esemplare, del Ka del sovrano, vale a dire una delle anime, lo spirito vitale del sovrano. È di colore nero, abbiamo già parlato la simbologia di questo colore. Rappresenta tutto ciò che è florido, vitale e dunque è lo stesso sovrano che guarda le sue spoglie mortali. Lo svuotamento della tomba fu lentissimo, pensate che Carter ci mise dieci anni e questo grazie alla meticolosità con cui catalogò ogni singolo oggetto delle quattro stanze. A dicembre Carnarvon e Carter dovettero sigillare la sepoltura e recarsi al Cairo per acquistare delle stoffe di lino per poter bendare via via gli oggetti che venivano rinvenuti, deporli su delle portantine, questa è proprio una delle statue del Ka che abbiamo visto precedentemente, e tirarle fuori. L'altra cosa che ci colpisce particolarmente e che è degna di un archeologo contemporaneo è che prima di svolgere quest'operazione, ogni singolo pezzo è stato dotato di un numero in modo tale che potesse essere fotografato prima della sua rimozione dalla tomba, durante il suo trasporto e naturalmente dopo il restauro, almeno provvisorio, avvenuto in un altra tomba attigua, la tomba di Seti II, che venne utilizzata come deposito. Carter fu così paziente, così scrupoloso da attendere ben quattro anni prima di arrivare alla camera funeraria. Trovò dappertutto tracce di profanazione, addirittura pensate le borracce di coloro che erano entrati per portar via dell'oro e degli unguenti e che le avevano abbandonate sul terreno. Finalmente nel 1926 si arrivò alla camera funeraria e quello che vide anche in questa circostanza fu davvero sensazionale. Quello che vedete immediatamente dietro la porta non è una parete, come si potrebbe credere, bensì è la parere esterna di un gigantesco sacrario ligneo, cioè una cassa lignea, che conteneva a sua volta altre due casse lignee, che contenevano tre sarcofagi lignei antropoidi, quindi a forma umana, dorati che contenevano finalmente il sarcofago d'oro, detto rishi, cioè piumato, all'interno del quale si trovava finalmente la salma di Tutankhamon. Rimuovere questi sacrari, queste casse fu molto complicato. Per non danneggiarli Carter dispose nell'intercapedine tra le pareti della stanza funeraria, che come vedete non è decorata, e i sacrari stessi, dei materassi in modo tale da evitare graffi per lo meno il più possibile. Quello che vide non fu francamente molto rassicurante. Tutankhamon ha regnato pochissimo. Abbiamo già detto che non fu un grande sovrano. Fu seppellito in fretta e furia e fu mal trattato per quanto riguarda la sua imbalsamazione. Intanto il suo corpo era disposto di sguincio, quindi sicuramente nel trasporto era stato smosso, ferito ad un fianco peraltro. In più gli unguenti erano davvero in eccesso, per cui il corpo aderiva alla cassa, era letteralmente appiccicato alla cassa, e fu molto difficile tirarlo fuori. Ecco qui come si presentano i sacrari lignei di cui si parlava. Questo è il più grande, è lungo circa 5 metri, per 3,5 per 2 metri e 70 di altezza, quindi veramente giganteschi. Sono conservati, come tutto il tesoro di Tutankhamon, al museo del Cairo. L'altra immagine vi dà un'idea della raffinatezza straordinaria dei monili che adornavano questa sepoltura. La celeberrima maschera funeraria presenta un Nemes, cioè questo fazzoletto rigato e inamidato. Recentemente la maschera di Tutankhamon è stata un po' sulla ribalta internazionale in quanto la barba si sarebbe staccata e sarebbe stata riattaccata in maniera non proprio perfetta. Ecco alcuni arredi contenuti prevalentemente all'interno della camera del tesoro. Questa grande cassa di legno dorato che contiene gli organi del sovrano, a loro volta sigillati all'interno di questi quattro vasi canopi, realizzati in alabastro, a difendere le viscere del sovrano, parte importantissima evidentemente perché l'anima potesse poi riconoscere il corpo del defunto, era questo splendido Anubi, su cui in realtà era adagiato anche un piccolo scialle poi rimosso. L'oggetto però più bello di questa serie di immagini è certamente la corona che indossava Tutankhamon in cui riconoscerete le due signore, l'avvoltoio e il cobra. Inutile dire che la scoperta della tomba di Tutankhamon è stata al centro dell'attenzione degli Egittologi e non solo. Un grande progetto internazionale chiamato Tutankhamon Family Project ha cercato di ricostruire quali fossero appunto i parenti più stretti di questo sovrano, perché fino a poco tempo fa francamente non era chiaro. Dunque l'analisi iconografica, assieme a quella del DNA, varie analisi che sono state fatte sui resti corporei hanno dimostrato pienamente che Tutankhamon è figlio del sovrano cosidetto eretico, Amenofi IV, "Akhenaton", questo per noi è un passaggio fondamentale della storia egiziana, un passaggio che prima risultava essere piuttosto misterioso. Nel 2010 le spoglie di Tutankhamon sono state analizzate una nuova volta, a cura dell'università di Tubinga, la quale ha potuto constatare che il giovane sovrano era effettivamente molto malato, aveva vari problemi fisici, a cominciare da un femore, il femore sinistro rotto e non ancora del tutto rimarginato al momento del decesso, la malaria, ma era molto comune, e poi ancora il piede equino, faceva difficoltà a camminare, aveva bisogno di un bastone. In effetti nella sepoltura ci sono vari bastoni, alcuni dei quali rituali, ma altri decisamente funzionali. E tuttavia nessuna di queste cause dev'essere stata la principale della sua morte. Anzi, sembrerebbe, come afferma l'attuale direttore dell'Egypt Exploration Society, il professor [INCOMPRENSIBILE], che Tutankhamon sia stato oggetto di un incidente. Un oggetto contundente, giunto a forte velocità, gli ha trapassato il torace, infatti non ha lo sterno e non ha un osso iliaco. Probabilmente un carro, forse forse il suo stesso carro. Questo sovrano non certamente centrale per la storia dell'Egitto antico è comunque importantissimo per la storia dell'Egittologia in quanto tutti gli oggetti che abbiamo ammirato in queste diapositive, vennero rinvenuti per la prima volta appunto nella tomba di Tutankhamon. E dunque il piccolo Tutankhamon ha comunque un grandissimo posto nella storia dell'Egittologia.